Sunday, January 16, 2011

Il mio primo volo: Londra

 Ho volontariamente omesso le gite scolastiche, perché avendo prestato relativamente poca attenzione a ciò che avevo intorno non avrebbe senso raccontarvele, ma devo fare un'eccezione per l'ultima perché tutto iniziò da lì. In quinta superiore una coraggiosissima professoressa di inglese decise di portarci a Londra. Io dopo la Calabria non avevo fatto altre vacanze perché d'estate si andava rigorosamente al mare in Romagna e da nessun'altra parte. All'età di diciotto anni non ero mai salita su un Eurostar, e mi ritrovavo a dover prendere l'aereo. Se non fosse stato per quella santa donna non so se io avrei mai volato fifona come sono. Ero letteralmente terrorizzata all'idea, così come metà dei miei compagni. Si va? Non si va? Non ci si può perdere Londra e la gita di quinta per niente al mondo, ci dicevamo facendoci coraggio l'un l'altro. Durante il decollo ci tenevamo per mano con i vicini di sedile, cercando di ricordare qualche preghiera. Credevo che mi scoppiasse il cuore. Dopo l'atterraggio abbiamo applaudito tutti, se penso a quanto è imbarazzante farlo di questi tempi mi viene da ridere. Nel viaggio di ritorno invece la paura era già passata; non ci si pensava già più, inebriati dai recenti ricordi dei cinque giorni nell'eclettica capitale inglese. La professoressa era un caterpillar. Ci teneva tutti in riga e ci faceva camminare per tutto il giorno, seguendo la sua lista di posti da vedere correlati ad una tabella di marcia ben precisa. Il suo scopo era di stancarci, sperando che la sera avremmo dormito. Ovviamente si sbagliava. La sua organizzazione mi stupiva, con la piantina in mano si orientava ovunque senza problemi, e non aveva nemmeno difficoltà nel labirinto della metropolitana. Rimasi veramente affascinata da quest'ultima: non avendone mai vista una prima, avere a che fare con la più intricata è una bella sfida. Durante quei cinque giorni decisi che esplorare il mondo mi piaceva tantissimo, e che avrei fatto almeno un viaggio all'anno perché ne valeva la pena.
WRZ7MYCNB654


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